Sabato 9 marzo il learning event a cura sul patrimonio UNESCO dell’Umanità

A Villa Rufolo sarà presentato un piano di azione per la conservazione e la valorizzazione nel Terzo Millennio

RAVELLO – Nel quadro dell’iniziativa “Benessere Giovani – Ravello Focus” verrà organizzato, nella giornata di Sabato 9 Marzo 2019 alle ore 9.30 presso Villa Rufolo (Ravello – SALERNO), il seminario di studio “L’Arte dei muretti a secco: un Patrimonio dell’Umanità da conservare e valorizzare – UNESCO 2018”.

Il learning event è organizzato dal Comune di Ravello, dalla Fondazione ITS BACT, dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, dalla Fondazione Ravello, dall’Associazione Oscar Niemeyer e in collaborazione con la Regione Campania, l’Ordine degli Ingegneri di Salerno e con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli.

L’iniziativa, che ha visto il coinvolgimento anche dell’Accademia della Pietra a secco del Trentino e della Rete Antenna PON Ricerca Puglia, sarà l’occasione per la presentazione di un piano di azione per la conservazione e la valorizzazione  nel Terzo Millennio; l’evento si pone come obiettivo quello di Identificare le azioni da attivare per assicurare la conservazione dell’arte dei muretti a secco mettendo in campo le generazioni e le tecnologie dell’era digitale per  conservare nell’innovare le performance tradizionali degli artigiani e delle imprese dei settori economici coinvolti.

Nel seminario si presenteranno le prossime attività di ricerca in merito: alla ricognizione sulle diverse tipologie di muretti a secco e sulle loro funzionalità nella storia; all’analisi dei punti di forza e di debolezza riscontrati nelle performance più rappresentative dell’arte fondante e il know how realizzativo con le relative materie prime; all’analisi dei materiali e relativi potenziali di utilizzo nei diversi contesti tradizionali conservandone valori estetici oltre che funzionale; al ruolo fondamentale dei muretti a secco nella prevenzione delle frane, delle inondazioni e delle valanghe e nella lotta all’erosione e alla desertificazione della terra, aumentando la biodiversità del paesaggio e creando condizioni microclimatiche adeguate per l’agricoltura.