In questo dialogo le donne sono e saranno le principali protagoniste del processo di valorizzazione e diffusione della cultura e della pratica gastronomica connessa alla dieta mediterranea. Le donne in quanto principali: buyer, ideatrici di ricette, somministratrici, educatrici oltre che consumatrici attente alla qualità e alla salubrità dei prodotti e delle preparazioni. Inoltre le donne, laddove con famiglia, sono anche “rappresentanti degli interessi/bisogni/gusti alimentari (stakeholder)” di tanti altri target di popolazione dei quali si prendono quotidianamente “cura”, come i bambini e i e i ragazzi (ad alto rischio obesità anche in Italia e in Campania), i giovani spesso caratterizzati da una cultura salutista, attenti alla forma fisica e all’eco sostenibilità, gli anziani e, in alcuni casi, i portatori di disagio o disabilità fisica o psichica, spesso proprio con disturbi dell’alimentazione.

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